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INDIMENTICABILE ELISIR D’AMORE AL CASTELLO DI PADERNELLO

  • Emanuela Campanella
  • 13 lug 2016
  • Tempo di lettura: 2 min

Adina e Coro, Tania Bussi

Chi c’era non potrà dimenticare una serata memorabile come quella del 9 luglio scorso al Castello di Padernello, una roccaforte del XV secolo, un angolo antico pieno di fascino e si storia nei pressi di Borgo San Giacomo, in provincia di Brescia, un borgo rurale dove la storia di contadini dell’Elisir d’amore donizettiano non poteva che collocarsi al meglio. Nel cortile interno del castello, davanti al loggiato cinquecentesco, allestita la scenografia di un villaggio di contadini.

Tra balle di fieno, spighe di grano, botti, forconi e i vecchi arnesi dei nostri nonni, la storia d’amore di Adina e Nemorino è stata rappresentata con grande efficacia sotto la regia di Eddy Lovaglio e la direzione orchestrale del M° Lorenzo Bizzarri che ha magistralmente diretto coro e orchestra in una serata magica, sia per il luogo in cui l’opera è stata rappresentata e sia per l’alta qualità artistica degli interpreti.

Nemorino e Adina, Filippo Pina Castiglioni e Tania Bussi

A brillare nel cast proprio Nemorino, interpretato dal tenore Filippo Pina Castiglioni, che ha ricevuto applausi e ovazioni finali per le sue doti attoriali oltre che canore e quindi doti di vero artista a 360 gradi poiché ha saputo calarsi nel personaggio tanto da farlo vivere intensamente allo spettatore con grande ilarità e commozione nell’aria principe dell’opera, “Una furtiva lagrima”, che ha dipinto vocalmente in tutte le sue sfaccettature.

Non da meno il soprano Tania Bussi, che ha interpretato Adina, con grande spontaneità vocale tanto da far apparire semplici le note donizettiane che spesso semplici non sono; assolutamente convincente la sua interpretazione così come quella del dottore Dulcamara, il personaggio più atteso dell’opera e interpretato da un veterano nel ruolo: il basso Luca Gallo. Un Dulcamara divertente e dalla vocalità sicura.

Che dire di Belcore? Il baritono Carlo Morini che ha interpretato il ruolo è un professionista di grande caratura e ha regalato al pubblico di Padernello un Belcore di grande qualità. Elisir d’amore è sicuramente una delle opere più fresche e fruibili della produzione di Donizetti e il cast, certamente molto affiatato, divertito e quindi divertente, ha espresso tutti i colori della tavolozza musicale e interpretativa del compositore bergamasco. Anche il soprano Sun Yi, nel ruolo di Giannetta, ha convinto senza riserve.

Simpatica trovata registica la citazione Felliniana di Zampanò e Gelsomina de “La strada” (film del 1954) per il personaggio di Dulcamara seguito dal suo servitore: brava ed efficace l’interpretazione di Giulia Borghi nel ruolo di “Gelsomina” e cioè di una ragazza compagna di viaggio del girovago e ciarlatano Dulcamara che si guadagna da vivere “ingannando” gli ingenui contadini del villaggio ai quali vende i suoi miracolosi elisir.

Ottima la prestazione del coro “Quadriclavio” e dell’orchestra “Cantieri d’arte”, scene e costumi nella tradizione. Il folto pubblico ha apprezzato ed applaudito chiamando alla ribalta diverse volte il cast di artisti e affermando il successo di una “serata all’opera” davvero indimenticabile!

 
 
 

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